Con il termine disagio psicologico intendiamo quella condizione in cui l’individuo si trova a vivere un momento di malessere e difficoltà personale che non si identifica come una patologia vera e propria, quanto piuttosto si caratterizza per un insieme di sintomi che sono generalmente sottosoglia. Se però tale condizione non viene adeguatamente inquadrata e presa in carico da uno psicologo potrebbe evolvere in una forma più complessa e profonda di disagio.
Alcune delle sensazioni che tipicamente vengono raccontate sono: malessere generalizzato, insoddisfazione, immobilità, confusione, dubbiosità, sensazione di non capire più chi si è e cosa si vuole dalla propria vita.
A volte il senso è chiaro e la persona ne è consapevole ma non sa come uscirne, altre volte invece non è comprensibile e non si riesce a trovare un significato valido al nuovo stato di malessere psicologico.
Questa condizione può verificarsi in ogni momento della vita e ad ogni età e può essere conseguenza (oppure no) di difficoltà di varia natura, di condizioni ambientali o di eventi della vita negativi.
Generalmente ciò accade a seguito di una riduzione del senso dell’identità personale. Facciamo un esempio: cosa può accadere ad una persona che ha puntato tutto sulla carriera lavorativa e di punto in bianco perde il posto di lavoro? Ma altri esempi che possono “destabilizzare l’equilibrio psicologico” di una persona possono essere: le modifiche dell’assetto familiare (separazione/ divorzio, matrimonio, nascita di un figlio), il raggiungimento di un obiettivo tanto desiderato, la necessità di accettare delle condizioni piuttosto che altre, la sensazione di sentirsi esclusi, etc.
Lo psicologo può essere d’aiuto nel momento in cui offrendo una lettura di senso degli avvenimenti di vita dell’individuo dona una differente possibilità di interpretare la situazione. Ciò permette alla persona di mettere in campo le risorse più adeguate a migliorare da un lato la comprensione, dall’altro per intervenire nel modo più appropriato ed efficace.
I comportamenti che fanno pensare che ci troviamo davanti a una situazione di “DISAGIO” sono tipicamente due:
- isolamento sociale: molto spesso l’adolescente compie un vero atto di ritiro sociale e si rifiuta di uscire e incontrare gli amici;
- elevato numero di ore passate ad interagire con la tecnologia; davanti a una situazione di difficoltà, di complessità, l’adolescente preferisce chiudersi nella propria individualità piuttosto che uscire nel mondo reale e accettare le sfide della vita quotidiana.
In tale contesto, definito come DISAGIO PSICOLOGICO, saranno analizzate varie tematiche, diverse tra loro ma collegate perfettamente insieme dal punto di vista psicologico, quali:
- ANSIA/DEPRESSIONE/STRESS
- TRISTEZZA/RABBIA
- AUTOSTIMA
- SOCIAL MEDIA: come evitare la dipendenza della tecnologia?
- STRESS
Calendario
La psicologa Katiuscia Pozzi propone di tenere degli incontri in presenza, sui temi sopracitati, a classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Le scuole interessate possono proporre una data nel calendario qui accanto. La psicologa contatterà la scuola per confermare.
Katiuscia Pozzi: psicologa